Anfibi: le specie più adottate
Anfibi: le specie più acquistate dagli amanti di questa specie animale, nel post a cura di Tutto Animali Da Compagnia
Non solo cane, gatto e quant’altro. Tra le specie di animali che hanno acquisito da un po’ di tempo lo status di animali domestici rientrano, a pieno titolo, gli anfibi. Una classe di vertebrati non comune nelle case degli esseri umani, ma che ultimamente stanno invadendo anche questo territorio.
Sempre più frequente la presenza di anfibi all’interno di una famiglia e acquistati come veri e propri animali domestici. Tutto questo implica, di conseguenza, una concezione di animale domestico pressoché allargata e di vario genere.
Eh sì, il numero di anfibi che accompagna le nostre giornate cresce sempre di più giorno dopo giorno. Ma ci sono alcune specie che vanno per la maggiore rispetto ad altre. Eccole.
Quali sono le specie di anfibi più richieste: da quelle più comuni a quelle più di nicchia. Ecco quali sono le specie di anfibi più richieste in casa.
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La rana
Una rana collocata in una teca posizionata su un mobile di una casa, parte integrante di una famiglia tradizionale, è una scena sempre più innovativa. Perché anche la rana può essere un animale domestico a tutti gli effetti e si insinua, in questo senso, tra le specie di anfibi in cattività più apprezzate in assoluto.
Nello specifico, la rana verde è riscontrabile in particolar modo nel territorio italiano e francese, afferente alla Corsica. Le macchie scure sul dorso lo distinguono in maniera evidente rispetto agli altri simili.
La femmina è più lunga del maschio di un paio di cm. Mangia prevalentemente insetti, farfalle e falene, oltre a lumache e ragni. Tendenzialmente vive in piccoli gruppi e ama stare vicino all’acqua. La stagione di maggiore attività riproduttiva è l’estate, avendo l’abitudine ad andare in letargo in inverno.
Il rospo
Il rospo comune ha una forma più tozza e robusta rispetto alla tipica rana descritta in precedenza. Possiede una colorazione del dorso variabile a livello cromatico. La femmina può arrivare a misurare fino a 20 cm. Anche lui segue una dieta a base di insetti sulla falsariga della rana cugina. Molto presente sul territorio europeo e anche nelle isole.
Si adatta facilmente ad ambienti secchi, come possono esserlo un giardino o una villa. Dal punto di vista logistico è abitudinario in quanto sceglie una tana che diventa la sua per il resto della sua vita, in pratica.
Può resistere in territori montuosi fino a 2.000 m di altezza. Dopo il tramonto mostra tutta la sua attività, in particolar modo nel periodo compreso tra marzo e ottobre. Ha la caratteristica di gonfiarsi nel momento in cui si sente minacciato per qualche motivo, ma è una creatura dal tratto distintivo docile e pacifico.
Diciamolo: per troppo tempo è stato visto come un animale pessimo, brutto, da evitare. In realtà non è affatto così e, anzi, può sicuramente abbellire tutta l’abitazione.
La salamandra
La salamandra è un altro anfibio molto considerato in ambito domestico. Si connota come una sorta di piccola lucertola in grado di vivere e riprodursi nei boschi umidi, che rappresentano il suo habitat naturale. Restia agli incontri con gli esseri umani e questo può costituire un problema. Non è facile da localizzare. I ruscelli, in particolare, sono la sua passione, così come gli stagni dov’è prevalente la presenza umana.
Emanano un cattivo sapore dettato da una colorazione che varia in base allo stato umorale: quello è un segnale di avvertimento per i predatori. L’odore sopra citato può produrre pruriti e fastidi per l’uomo, nulla più. Una specie notturna, ma che sa essere attiva anche di giorno, soprattutto nelle giornate più umide e piovose. E che sa tenersi compagnia come si deve.