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Come è nato il primo cane

Come è nato il primo cane? Scoprilo su Tutto Animali Da Compagnia

Il rapporto tra cane e uomo va pressoché di pari passo con l’evoluzione umana. Si potrebbe tranquillamente affermare che siano nati insieme e che l’uno abbia non poche affinità con l’altro. Un rapporto, per questo motivo, indissolubile anche dal punto di vista storico. I due elementi sono molto più vicini di quanto si possa pensare. Come è nato il primo cane? Qual è la sua storia?

Le prime apparizioni del cane più amato da grandi e piccini risalgono a migliaia di anni fa. E chissà che, forse, proprio questo non abbia fatto sì che il cane sia l’animale praticamente più apprezzato. Almeno in Europa.

Nascita e origini del primo cane

Il cane non è sempre stato un animale domestico. Tutt’altro. La sua rappresentazione in chiave moderna si è sviluppata nel tempo, subito dopo l’avvento del lupo grigio. Colui che è considerato una sorte di genitore del cane come lo si conosce attualmente. L’addomesticamento è un processo sopravvenuto dopo. All’incirca a 30.000 anni fa fanno riferimento i ritrovamenti paleontologici, che raffigurano la presenza di un cane insieme ad un bambino. Il luogo designato è una grotta collocata nel sud della Francia.

Una scoperta destinata a cambiare inesorabilmente il rapporto dell’uomo con la natura. La sepoltura rituale dei cani era una pratica piuttosto comune tantissimi anni fa, a dimostrazione ulteriore di una connessione sempre più stretta tra uomo e cane. Quindi, le scene in cui il padrone porta a sepoltura il cane non sono affatto recente ma, anzi, sono frutto di un retaggio culturale che si trascina di generazione in generazione.

Il lupo ne è il più diretto discendente. Il cane selvatico per eccellenza potenzialmente mortale per l’uomo, ma con cui sembra aver trovato una pacifica, seppur distaccata convivenza. 

Nel corso del tempo il cane ha mutato la sua attitudine, nell’ambito di una selezione naturale che ha giovato soprattutto all’uomo. I Romani, intorno al III secolo A.C., furono i primi a sfruttarne le potenzialità nella vita quotidiana e a valorizzarne il carattere, smussandolo in un’ottica più pacata e accondiscendente.

L’evoluzione della razza coincide con il cambiamento sul piano morfologico e scientifico. Sono comparse una varietà di razze utilizzate per le funzioni umane più disparate.

I cani da caccia, da compagnia o da corsa sono una realtà consolidata in maniera emblematica. 

La prima razza di cane

La prima razza di cane esistente al mondo si chiamava Samoyedo, dall’aspetto imponente e che si avvicina molto al lupo classico. L’alimentazione si pone come fattore rilevante nel cambiamento canino. In principio i lupi, così come adesso, venivano considerati carnivori dalla ferocia inaudita. Il cane versione attuale, invece, presenta una maggiore tendenza verso l’onnivorismo. Lo si evince da un rovesciamento della forma dentale e da un allungamento dell’intestino, che sono segnali connotativi rispetto ad una dentatura più stretta e ad uno stomaco più capiente dei lupi.

Come nasce il cane come animale domestico

Si lega grossomodo all’inizio dell’800 la nascita dei cani concepiti come animali domestici. I primi animali, di fatto, ad essere addomesticati dall’uomo in senso assoluto. Presenze che hanno assunto un’elevata dimensione casalinga, divenendo a tutti gli effetti parti integranti di una casa. In particolar modo, gli inglesi hanno saputo sfruttare a pieno un’indole che inizialmente era sopita dallo stato primitivo e che solo in un secondo momento ha potuto sbocciare in tutta la sua evidenza.

Oggigiorno esistono all’incirca 400 razze diverse di cani. Tutto ciò favorito da un processo di addomesticamento, che nel tempo ha coinvolto anche alcune specie di lupi. L’avvicinamento di questi ultimi verso le risorse umane non ha fatto altro che accelerare un processo in atto e pressoché inevitabile. Ognuna di queste razze varia per dimensioni, aspetto fisico, comportamenti e azioni.