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Acquari, come sceglierli

Acquari, come sceglierli, nel post a cura di Tutto Animali Da Compagnia

La scelta di un acquario può richiedere molto più tempo di quanto si possa pensare. Ebbene sì. Una valutazione più approfondita può rientrare nell’ordine naturale delle cose.

Meglio avere qualche informazione in più e qualche guaio in meno su come si sceglie un acquario. Bisogna partire dai supporti, dagli spazi e da molto altro. Tutte le componenti sono indispensabili ai fini del raggiungimento di questo piano.

Ecco, quindi, qualche consiglio su come scegliere gli acquari più adatti. 

Quali sono gli acquari più adatti per la propria casa

Per scegliere un buon acquario bisogna partire dalle fondamenta, come se si costruisse una casa. L’importante è stabilire all’inizio la quantità e la qualità di pesci che si intendono ospitare.

Questa è una questione basilare perché dall’acquario dipende la vita stessa dei pesci. 

Le domande da porsi sono le seguenti: intendo ospitare una o più tipologie di pesci? Quali pesci si adattano bene insieme ad altri? Riflessioni legittime che richiedono risposte altrettanto congrue. Perché, poi, è davvero difficile cambiare in corsa senza mettere in pericolo la salute di questi animali.

L’acquario di comunità

Se si è alle prime armi è consigliabile maggiormente installare un acquario cosiddetto di comunità. Vale a dire il classico acquario che può ospitare più tipologie di pesce nello stesso ambiente. Tutto ciò permette una maggiore diversificazione del proprio impegno e di poter fare anche maggiore esperienza in quest’ottica.

L’acquario monospecifico

Quelli che, invece, hanno più esperienza in materia possono optare per un acquario cosiddetto monospecifico, dedicato a una sola specie. In questo caso lo studio di fattibilità e valutazione richiesto si fa più approfondito. Bisogna conoscere a fondo la specie che si ospiterà nel proprio acquario, in maniera tale da soddisfarne anche le esigenze più specifiche.

L’acquario biotopo

Si può azzardare ulteriormente nel momento in cui si chiama in causa il biotopo. Che cos’è? Una rappresentazione fedele dell’habitat naturale di una o più specie. Dove per rappresentazione fedele s’intende anche, ad esempio, l’allestimento di piante e alghe utili ai fini di una pacifica convivenza. Qui le competenze in materia devono essere elevate e non si può trascurare alcun dettaglio per evitare che la vita dei pesci possa risentirne.

Gli elementi costitutivi di un acquario sono studiati nei minimi dettagli. Dalle piante ai pesci, passando per una sorta di barriera corallina. Nulla viene lasciato al caso per fare in modo che i pesci stessi non si sentano come sottratti alla propria “casa”.

Quindi, non bisogna prendere le prime piante che capitano a casa ma la scelta deve essere molto precisa.

La capienza è fondamentale

Il contenitore da riempire, o vasca, che dir si voglia, è l’elemento essenziale attraverso cui parametrare la scelta di un buon acquario. Esso deve necessariamente distinguersi per dimensioni, tipologia e numero di pesci presenti. A seconda dello spazio, si acquista una vasca più piccola se l’ambiente non è particolarmente sovraffollato, ad esempio. 

Se i pesci da integrare sono in numero maggiore allora si necessita, per forza di cose, di un acquario decisamente più grande. Tutto deve essere valutato in proporzione a ciò che si vuole mettere in atto.

In quest’ultimo caso una vasca da 100 litri è ideale per adattare più pesci, anche di specie diverse tra loro. Se si vuole puntare, invece, su una struttura più contenuta, vanno bene anche 20 litri, ma non è consigliabile scendere al di sotto di questa soglia.

La posizione

Un fattore da considerare essenziale, inoltre, è la posizione. Si predilige, spesso e volentieri, una collocazione quanto più tranquilla e poco rumorosa possibile. Sconsigliate le vibrazioni per evitare scombussolamenti che potrebbero mettere in pericolo gli ospiti.