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Meduse: specie più allevate

Meduse: specie più allevate in acquario, nel post a cura di Tutto Animali Da Compagnia

Ogni specie d’animale, di terra o d’acqua che sia, presenta la propria peculiarità. Alcune sono maggiormente addomesticabili dal punto di vista umano rispetto ad altre che, invece, sotto questo profilo offrono più reticenza. 

Strano a dirsi, ma anche le meduse possono essere allevate e gestite, in un certo qual modo. Può sembrare un anacronismo di fondo, ma è tutto vero. Esistono persino particolari specie che hanno una predisposizione ulteriore in quest’ottica.

Le meduse, infatti, nonostante abbiano una fama molto negativa, non sono quei ‘mostri’ che spesso si sente raccontare in giro ma, anzi, hanno delle proprietà e delle peculiarità molto interessanti.

Ecco, quindi, le specie di meduse più allevate in vasca, nel post a cura di Tutto Animali Da Compagnia. Bentornati sul nostro portale!

Quali sono le meduse di allevamento più diffuse

Per trovare le specie di allevamento più diffuse è fondamentale capire la loro origine. E si deve partire necessariamente dal mare più importante che abbiamo in Italia. Almeno, per quanto concerne il Meridione. 

Le meduse nel Mar Mediterraneo

Le specie di meduse con la maggiore attitudine all’allevamento e all’addomesticamento umano si riscontrano nel Mar Mediterraneo. Un territorio molto florido dove le possibilità di imbattersi in una medusa vera e propria non mancano. Anche se c’è da dire che, purtroppo, il riscaldamento climatico sta mettendo in seria discussione la vita delle meduse. Non dovrebbe stupire il fatto che, un giorno, possano perfino essere dichiarati animali in via di estinzione.

Si è abituati da sempre all’immagine collettiva di una medusa dai potenti e urticanti aculei da cui è meglio tenersi alla larga. Un’immagine minacciosa e scontrosa che non fa una buona pubblicità in relazione al rapporto con l’essere umano.

Le meduse nel Mar Ionio e Mar Adriatico

Non solo Mar Mediterraneo. In Italia, tra Ionio e Adriatico, è possibile trovare specie di meduse riconoscibili sotto la denominazione di Pelagia Noctiluca. Conosciuta anche come la medusa luminosa, questa specie mostra una tendenza urticante ben più elevata rispetto alle altre.

Il suo colore tra rosa e marrone può trarre in inganno. Composta di 8 tentacoli, i quali possono essere lunghi fino a 2 metri. Le braccia arrivano anche a 30 cm di lunghezza. Si tratta, quindi, di una specie dalle dimensioni molto elevate che, va da sé, non deve essere troppo ‘disturbata’.

La medusa Rhizostoma Pulmo

Un’altra specie molto famosa si chiama Rhizostoma Pulmo. È grande fino a 60 cm di diametro e può arrivare a pesare sui 10 kg. A differenza della Pelagia, essa è meno pericolosa e urticante per l’uomo, in quanto produce un’irritazione meno invasiva sul corpo. In genere svanisce nel giro di un attimo, lasciando come ricordino soltanto un piccolo prurito. In questi casi, piuttosto che grattarsi, meglio usare una crema ad hoc.

La medusa Cotylorhiza Tuberculata

Per quanto riguarda la Cotylorhiza Tuberculata, la si avvista facilmente nel Mare Adriatico. Ha una gobba peculiare di colore giallo che la rende diversa dalle altre. La presenza di microorganismi unicellulari che vivono in simbiosi con queste creature del mare determina una colorazione particolarmente ondivaga. 

Da tenere presente che questo tipo di medusa non ha i tentacoli, il che è un grosso vantaggio in tema di allevamento. Ha, invece, braccia piuttosto lunghe in compenso. Si caratterizza per essere una creatura essenzialmente innocua e non pericolosa per l’uomo.

La medusa Carybdea Marsupialis

Di tutt’altra pasta, invece, la Carybdea Marsupialis. Una medusa piccola, ma potenzialmente dannosa per la pelle umana. Può misurare fino a 3 cm, ma i 4 tentacoli che possiede possono provocare ustioni piuttosto forti. Contengono un veleno mortale da cui è meglio tenersi alla larga. Nel caso in cui si dovesse venire a contatto con questo essere, la sabbia e l’acqua bollente rappresentano ottimi rimedi contro le forti irritazioni, così come l’ammoniaca e l’aceto.

Aurelia aurita

E’ la specie di medusa più allevata in acquario per la sua resistenza in vasca. Questa specie è definita anche come medusa quadrifoglio ed è una delle meduse più note e diffuse. È facilmente riconoscibile dalla forma perfettamente sferica del suo ombrello, di un bianco diafano trasparente, e per la presenza delle gonadi, che formano 4 strutture circolari a forma di quadrifoglio, da cui il nome. Hanno una grandezza variabile tra 25 e 40 cm.